L’anestesia locale è tra le più comunemente utilizzate in odontoiatria,e consente al professionista di operare in tutta sicurezza e al paziente di non dover sentire dolore durante i trattamenti, anche per gli interventi più complessi.
Essa permette di rendere insensibile solo una piccola area del cavo orale, consentendo quindi al professionista di poter operare sulla zona interessata con assoluta tranquillità e senza fastidi per il paziente.
Di norma l’effetto non dura più di qualche ora, giusto il tempo di eseguire il trattamento e si propaga per qualche ora dopo, ma senza impedire la ripresa delle normali attività quotidiane.
Una domanda che ci fate spesso è se l’anestetico locale può essere dannoso o causare manifestazioni che, nella nostra professione, non sono proprie di questo tipo di anestesia.
Partiamo col chiarire che l’anestesia locale non è pericolosa! A nessuna delle dosi che si somministrano.
—> Per prima cosa viene fatta compilare o aggiornare la vostra anamnesi che ci permette di sapere eventuali allergie agli anestetici ben prima di iniziare una qualsiasi attività.
—> Inoltre, la necessità o meno dell’anestesia e il suo dosaggio, viene deciso dal professionista in base al tipo di trattamento da eseguire. Per protocolli poco invasivi, e a seconda di ciascun paziente, l’anestesia potrebbe non essere nemmeno necessaria.
—> Esistono vari tipi di anestesia locale che possono essere utilizzati a seconda della necessità e del tipo di trattamento da eseguire. Sarà compito del professionista eligere quella più giusta alla situazione.
Di seguito riportiamo alcuni tipi di anestesia locale.