Negli ultimi anni anche l’odontoiatria ha fatto molti progressi in campo clinico e tecnologico.
Oggi sono presenti tecnologie in grado di dare un servizio ad elevati standard di qualità per il paziente e ridurre le tempistiche dei trattamenti, semplificando i diversi step.
Una delle evoluzioni tecnologiche più importanti è sicuramente il sistema ingrandente per il professionista, che permette all’odontoiatria di vedere più precisamente e nel migliore dei modi le diverse fasi operative sul paziente.
Di conseguenza avremo analisi diagnostiche più precise, trattamenti di qualità elevata con un miglior approccio anche in campo estetico.
La Parodontite, come abbiamo detto più volte, è una delle patologie più diffuse al mondo.
È caratterizzata dall’ alterazione e/o perdita dei tessuti parodontali quali: gengiva, osso alveolare, cemento radicolare e legamento parodontale.
Se non trattata, può peggiorare irreversibilmente e portare alla perdita dei denti.
Il diabete mellito di tipo 1, conosciuto come “diabete giovanile” e il tipo 2, associato frequentemente all’obesità, sono le tipologie di diabete più diffuse nella popolazione.
Numerosi studi scientifici hanno confermato che c’è una correlazione tra diabete e malattia parodontale.
Infatti il diabete risulta essere uno tra i più importanti fattori di rischio per la parodontite, peggiorandone il quadro clinico.
Viceversa, un soggetto con Parodontite non trattata, ha più probabilità di sviluppare il diabete in quanto il controllo glicemico in questi pazienti è peggiore.
In entrambi i casi è importante fare una diagnosi corretta e precisa della patologia parodontale e degli eventuali fattori di rischio, procedendo con trattamenti per fermare l’avanzamento della parodontite o Piorrea e prevenire il peggioramento con igieni di mantenimento e controlli periodici dal dentista.