I problemi a livello gengivale sono sostanzialmente due:
Quest’ultima è un’infiammazione cronica che può causare la perdita progressiva dei tessuti attorno al dente come la gengiva, il legamento parodontale, e l’osso, fino alla perdita dei denti.
Questa distruzione è irreversibile ma può essere bloccata e in alcuni casi, è possibile rigenerare il tessuto perso.
Nel mondo, l’11% della popolazione ha questa malattia, e negli ultimi 20 anni, purtroppo, questo dato non è cambiato.
È legata all’età e al fumo: ai 35 anni si registra il primo picco di prevalenza, poi ai 55 e ai 70 anni, tenendo conto sempre della suscettibilità individuale, ovvero della predisposizione di ognuno a svilupparla.
Ciò dipende da fattori genetici e fattori di rischio ambientali, in quanto si tratta di una malattia multifattoriale.
Chi fuma invece ha tre volte in più la possibilità di sviluppare la parodontite, ed il sesso maschile ha quasi 4 volte più probabilità di averla rispetto alla donna.
Il principale fattore di rischio, in ogni caso, rimane la parodontite non trattata che può peggiorare i quadri di malattie sistemiche quali:
Anche lo stato di gravidanza può peggiorare la parodontite.
Altri fattori di rischio sono:
Principalmente si nota un sanguinamento delle gengive, inizialmente solo quando vengono stimolate poi anche spontaneamente; inoltre altri segni quali:
In presenza di questi segni, è bene recarsi dal dentista, specialista in questo tipo di problematiche, e fare una visita in cui si analizzerà bene il quadro clinico di eventuali malattie presenti.
Sarà compito di noi specialisti dare la terapia corretta a seconda della gravità della situazione.